Si sa la donna, a causa di un trauma o un cambiamento di rotta nella propria vita, o semplicemente perché ha deciso di cambiare look, si reca dal parrucchiere ed esprime questo suo grande desiderio, ovvero quello di cambiare colore ai capelli.
Fin qui tutto bene, perché la cliente ha un desiderio e vuole che tu lo esaudisca.
E tu, essendo un grande artista e convinto di poter ottenere sempre i risultati desiderati, ti metti in gioco e rischi…
Rischi di fare anche delle brutte figure a livello professionale!
Non parliamo della situazione in cui la cliente magari è indecisa sulle tonalità da scegliere e TAAAC!! Tu, in maniera geniale cosa proponi?
Di dare un’occhiata alla TABELLA DEI COLORI.
Questo è lo sbaglio più grande che un parrucchiere può fare. Perché?
Presentare la cartella colori a una cliente per farle scegliere una nuance denota la totale mancanza dei concetti base della colorazione e della comunicazione legata alla propria figura professionale.
Mi spiego…
La cartella colori è semplicemente un’idea di tonalità che l’azienda produttrice dà a un determinato colore.
Ogni azienda ha una visione diversa della scala dei colori. Spesso, difatti, un 7 di un’azienda equivale a quasi un 6 di un’altra. E così via.
Con i riflessi ancora peggio.
In ogni colore il riflesso principale e quello secondario hanno una “quantità” diversa in base al gusto/scelta dell’azienda stessa.
Ora, molti saloni hanno più aziende di colori.
Molti saloni acquistano colori in base ai canvass (ovvero utilizzano varie colorazioni di aziende diverse, durante l’anno, pur di risparmiare qualche euro, senza comprendere che è anche qui che il salone “comincia a morire”…).
Mi spieghi come fai a conoscere a fondo tutte queste colorazioni se le usi solo per poche settimane/mesi?
Presentare la cartella colori non ha nessun senso.
La cliente vedrà un colore e dirà: “Voglio questo”.
Cosa fa il parrucchiere? Io non lo so sinceramente…
Con quella “informazione” ottenuta dalla cliente io non saprei davvero cosa fare…
La cliente ha scelto un colore e cosa fai? Le prepari esattamente quello? Magari stai attento se ci sono i capelli bianchi e apporti qualche modifica? Booh…
Davvero non capisco a cosa serva presentare una cartella colori…
Questo tuo comportamento è sinonimo di standardizzazione, di colore unico per tutte, di lavoro effetto “copia incolla”, che sai benissimo non potrà realizzarsi sempre, semplicemente perché ogni cliente ha una base completamente diversa da un’altra.
E tu questo lo sai, ma la illudi dicendole che sulla sua testa vedrà lo stesso colore proposto dalla tabella colori.
In questo modo ricadi in uno degli errori più gravi che colpisce la nostra categoria, e cioè il fatto di non riuscire a capire la differenza che intercorre tra un ARTISTA e un ARTIGIANO.
Se pensi di far parte del primo gruppo, hai davvero sbagliato strada!
Ricordati che il tuo dovere è quello di soddisfare le esigenze della cliente, ma non ogni tipo di esigenza.
In molti casi se rischi troppo la tua cliente, non ottenendo il risultato che le avevi preannunciato, invece di ringraziarti non farà altro che darti dell’impostore.
E certo… tu l’hai solo illusa!
Al tour “I Saloni Stanno Morendo” toccheremo anche questo aspetto e parleremo delle azioni che portano i saloni a non crescere e di molte convinzioni radicate ormai all’interno di ogni parrucchiere, convinzioni che incentivano esclusivamente la morte stessa del suo salone.
Iscriviti subito, i posti stanno terminando.
Clicca qui e richiedi il tuo invito per la tappa più vicina alla tua città. (Solo se veramente interessato, altrimenti non perder tempo!)
Domingo Incantalupo