Nel precedente articolo ti ho parlato di come si organizza un salone per lavorare con appuntamento facendolo nel migliore dei modi. Lavorare per appuntamento significa erogare un servizio perfetto che la cliente vede come “valore aggiunto” al tuo salone.
Se non hai letto l’articolo, ti consiglio di leggerlo adesso.
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Oggi vediamo quello che puoi fare per non farti trovare impreparato alla ripartenza.
Innanzitutto, se hai fatto “i compitini” del precedente articolo, puoi procedere con molta più tranquillità. E mi riferisco al calcolo preciso dei tempi di erogazione di ogni servizio e a inserirli sul tuo gestionale.
Ora capiamo che tipo di salone hai e come organizzarti in base a quanti collaboratori ci lavorano.
Ovviamente in base alla grandezza del tuo salone e in base alle restrizioni che si avranno, capirai quante persone possono lavorare contemporaneamente e, di conseguenza, quante clienti ricevere.
Fatta questa premessa, devi tener presente che ci saranno varie situazioni che dovrai gestire:
- Clienti che vogliono sistemare colore, taglio, trattamenti, ecc.
- Clienti che hanno combinato disastri con il fai da te
- Clienti che avranno paura di “infettarsi” e avranno paura a venire in salone
- Scomodità dovute all’uso di mascherine, guanti, ecc.
- Perdite di tempo dovute all’igienizzazione costante degli ambienti
- Probabile sovraccarico di lavoro e pressione da parte delle clienti per avere la “priorità”
Queste sono le situazioni più “difficoltose” che ti ritroverai ad affrontare. Analizziamole insieme.
Innanzitutto, cerca di farti una scaletta di priorità di clienti.
Come farlo?
Ci sono tante strade, tu devi scegliere quella più confacente la tua realtà.
Prima di tutto cerca di avere una lista di clienti che vorrebbero accedere al tuo salone appena aperto. Manda loro una mail o un messaggio esortandole a inviarti le loro richieste di servizi.
Fatti mandare tutto per mail, è più comodo da gestire. Metti tutto in un file excel o su carta, tenendo presente l’ordine di arrivo.
In questo modo hai già chiaro quanta gente ha voglia di venire subito in salone e, di conseguenza puoi comprendere l’affluenza che avrai.
Questo passaggio è importante perché si ragiona sempre con i numeri e non con le sensazioni.
Consiglio di inviare lo stesso messaggio almeno una volta la settimana fino a quando non avremo certezza della riapertura. Appena ci verrà comunicata la data, invia un’ultima mail per attirare le indecise..
Ricorda che spesso la mail o un messaggio arriva in un momento in cui una cliente non ha possibilità di rispondere e poi potrebbe passare nel dimenticatoio; altre volte hanno bisogno di essere stuzzicate per decidersi oppure vorranno sapere con precisione quando si riaprirà per prendere in considerazione un appuntamento.
Ognuno reagisce a modo suo, a noi interessa avere la certezza che alla ripresa si ha il salone pieno per più giorni possibili.
Fatta questa lista, crea le priorità.
Queste dipendono, come già detto, dal tipo di servizi che eroghi. Per esempio, noi ci occupiamo di infoltimento e di extension e abbiamo centinaia di clienti che usufruiscono di questi servizi. Per me loro saranno la priorità. Dopo inseriremo coloro che devono riprendere o gestire lo sharpél, e così via. Questa è la mia scelta di priorità. La tua devi costruirla da te.
Il mio consiglio, per ovvi motivi, è di selezionare e dare la priorità a clienti che devono usufruire di servizi premium (colore, schiariture, trattamenti, ecc.) ma senza dimenticarti delle clienti Top o Fan (in una classifica ipotetica di clienti, sono quelle più affezionate al salone per presenze e servizi usufruiti).
Quindi evita di dire no a servizi piega chiesti da quelle clienti che ogni settimana vengono nel tuo salone e usufruiscono di tanti servizi anche se ti dovessero chiedere “solo una piega”.
Molte clienti avranno necessità anche di reidratare i capelli quindi valuta bene anche questo aspetto, è un servizio che spesso non ti chiedono prima, ma che “emerge”, come esigenza, in salone in “corso d’opera”. In questo caso, in fase di presa appuntamento, tienilo presente.
Un fattore importante da ricordare riguarda le clienti che devono eseguire il servizio colore.
Quando le chiami per fissare un appuntamento, accertati se hanno eseguito qualche fai da te a casa. È importante capire se il colore da eseguire sarà “standard” oppure necessita interventi extra come:
- Pulizia del colore
- Ricrescita troppo lunga
- Colore anche sulle lunghezze
Più informazioni riceviamo dalla cliente, meglio riusciremo a lavorare ed eviteremo intoppi e sovrapposizione di appuntamenti, cosa che non potremo fare.
Quando prendi un appuntamento, non aspettare che la cliente ti dica che servizi necessita ma chiedi, in maniera analitica, che altri servizi potrebbe aver bisogno.
Questa metodologia dovrebbe essere utilizzata anche durante la normale gestione di una presa appuntamento. Comincia a utilizzarla subito in modo da renderla “una procedura” standard.
Ora arriviamo a come organizzare il salone. Mi auguro che tu abbia compreso meglio cosa fare per lavorare per appuntamento in modo preciso evitando da subito di accavallare appuntamenti.
L’appuntamento ben gestito ti permetterà di essere più organizzato, ricevere più clienti, soddisfarle meglio, essere in regola con le nuove normative che arriveranno.
Se non ti è chiaro, te lo faccio vedere da un’altra prospettiva:
molti parrucchieri perderanno clienti perché non sapranno gestire appuntamenti.
Ti basta come motivazione per far le cose per bene?
La cliente sarà molto più attenta a questo aspetto e, se noterà carenza o approssimazione, ti cambierà.
Anche se fai “bbenee i capelliiii”, ti cambierà!
Se hai una quantità di collaboratori che, in base alle restrizioni, non potrai far lavorare contemporaneamente, dovrai adottare orari più lunghi ed eventualmente, aprire anche il lunedì.
Se hai uno o più operatori che sono un “tuo braccio destro” potrai organizzare dei turni di lavoro (ora ti darò alcune idee) in modo da alternarti con lui/loro.
I turni di lavoro possono essere di vario genere e molto cambia se sei abituato o meno a eseguire l’orario continuato.
In tutti i casi, pianifica il tuo orario di lavoro valutando anche eventuali limitazioni che hai con i contratti di lavoro che hai con i tuoi collaboratori e tenendo presente eventuali restrizioni comunali. Per non sbagliare devi interfacciarti con il tuo consulente del lavoro e il tuo commercialista.
Prima ipotesi orario spezzato con chiusura a pranzo:
puoi anticipare l’apertura e posticipare la chiusura e dividere il team in due gruppi. Un gruppo lavora la mattina e uno il pomeriggio stando aperti anche il lunedì. In pratica distribuisci le 40 ore in 6 giorni anziché 5 giorni.
Tu come titolare puoi fare gli stessi orari oppure restare in ambedue i turni, questo dipende da una tua scelta e dalla presenza nel team, di uno o più “bracci destri”.
Seconda ipotesi orario continuato:
anche in questo caso puoi aprire prima il tuo salone e chiuderlo più tardi. In base alla quantità di collaboratori che dovrai “distribuire”, per via delle limitazioni, puoi aprire anche il lunedì.
Per gestire i turni puoi adottare lo stesso tipo di turnazione del primo esempio, evitando di chiudere il salone a pranzo.
Terza ipotesi con orario continuato:
Altra strategia che potrebbero utilizzare alcuni saloni è quella di far fare turni più lunghi (10-12 ore) ad alcuni operatori e poi farli riposare più giorni. Questa idea può essere utile nei casi di operatori che vivono in città diverse da quella del salone e si eviterebbero viaggi costanti e ripetuti verso il posto di lavoro. Può essere utile anche per poter eseguire servizi tecnici più lunghi, qualora ci fosse necessità (ovviamente molto dipenderà dalle direttive che avremo in quanto si pensa di limitare anche il tempo di permanenza di una cliente in salone).
Infine, un’ipotesi che alcuni stanno prendendo in considerazione è l’apertura domenicale.
La domenica può essere un giorno molto interessante per aprire il salone. È ovvio che andrebbe gestito in maniera attenta sia per gli orari di apertura, sia per le eventuali limitazioni comunali, sia per problemi di organizzazione della vita privata dei collaboratori e, anche, per credo religioso.
In un team grande sicuramente ci potrebbero essere collaboratori disposti a lavorare di domenica ricevendo un “plus” sul proprio stipendio e ci sarebbero, di sicuro, clienti ben contenti di andare dal parrucchiere la domenica in quanto sono più tranquille, perché non lavorano, e hanno più facilità di organizzare la gestione di eventuali figli e/o parenti. Anche molti single potrebbero gradire andare dal parrucchiere la domenica anziché poltrire sul divano…
Queste, appena viste, sono le varie possibilità che abbiamo a disposizione per organizzare gli appuntamenti nel nostro salone alla riapertura.
Ora ti faccio un piccolo appunto su altre due “punti” a cui prestare molta attenzione:
- L’igiene e le protezioni da usare in salone
- Il listino
Capisco benissimo che sono due argomenti molto lontani, ma ti assicuro che forse sono intersecati molto più di quanto pensi.
- L’igiene e le protezioni da usare in salone
Si parla di tante “attenzioni” da avere in salone ivi compresa l’igienizzazione degli ambienti. Partendo dal presupposto che i saloni sono chiusi da tempo… quindi, non credo sarà necessaria (tranne se non ce lo imporranno) l’igienizzazione. Sicuramente sarà necessario ripulire tutto il salone, ma questo è un altro discorso.
Quindi, evita di sprecare soldi in queste azioni anche se molte persone “perbene” ti dicono che devi fare l’igienizzazione…
Le azioni che devi mettere in atto, a prescindere dalle comunicazioni che riceveremo dal governo, sia per la sicurezza ma anche per “dimostrare” l’attenzioni all’igiene che presti in salone, sono le seguenti:
- spazzola ripulite, igienizzate e imbustate dopo ogni utilizzo
- tutti gli attrezzi (pettini, forbici, pinze, rasoi elettrici, ecc.) messi in uno sterilizzatore dopo ogni utilizzo (da tenere visibile alla cliente)
- igienizzante all’ingresso (non bottiglietta, meglio un dispenser automatico)
- guanti a disposizione per le clienti
- prodotto e attrezzi necessari per pulire ogni arredo dopo ogni utilizzo
- se non si dispone di una zona lavanderia, tutto monouso (kimono, asciugamani, ecc)
in più potresti usare
- distributore automatico per copriscarpe da mettere all’ingresso
- purificatore d’aria acceso
Per finire, particolare attenzione a carrelli e zona lavatesta:
devono essere lindi come se fossero stati appena acquistati.
Ovviamente per tutti gli operatori, receptionist, parrucchieri, estetiste, bisogna adoperarsi per rispettare tutte le attenzioni richieste dal governo.
2. Il listino
Molti mi chiedono: “va aumento il listino tenendo presente tutto quello a cui andiamo incontro”?
La risposta è ni…
Ovvero, se hai un listino basso con margini risicati, perché hai sempre pensato di doverti adeguare “al mercato” (che poi sta cosa non l’ho mai capita), allora è giunto il momento di rivedere il tuo listino per non incorrere in un problema ancora più grande: andare in perdita!
Se hai un listino troppo basso devi alzarlo, di quanto non so. Un listino si costruisce non guardando il competitor vicino o la media del mercato, ma seguendo tanti altri parametri (che ahimè non posso spiegarti ora..). Di base ogni servizio deve lasciarti dei margini di guadagno sottraendo, al prezzo di listino, spese prodotti, spese generali salone, iva, ecc.
Ti faccio un esempio un po’ più concreto, se hai una piega che fai pagare 10€, devi alzare il tuo listino, ovunque tu ti trovi. Se hai una piega a 20-25€ potresti lasciare intatto il prezzo e riuscire a coprire le spese in più che avrai a patto che non ti trovi in città dove il costo della vita e della gestione del salone sia alto. In quest’ultimo caso, il prezzo andrebbe rivisto.
Stesso discorso di un servizio ricrescita. Se fai pagare la ricrescita 18-20-25€ è probabile che tu ci rimetta in quanto non devi calcolare solo il costo del colore e ossigeno, ma l’incidenza che hanno tutti i costi fissi e variabili.
Oggi, nella situazione in cui ci troviamo, non andrebbe variato il listino, mio personale pensiero, ma se hai prezzi troppo bassi, è il momento giusto per “addrizzarli”.
Se decidi di cambiare il listino, comunicalo alle clienti. Puoi farlo con una mail dove scrivi le varie motivazioni, e inserisci anche una comunicazione all’interno del salone.
Se hai dubbi, necessiti di chiarimenti, scrivi anche qui sotto un commento.
Se vuoi conoscere come gestire meglio il tuo salone, secondo il nostro modo di vedere, ti consiglio di investire pochi € e leggerti i libri che ho scritto.
Molte altre risorse gratuite le trovi leggendo gli altri articoli del nostro blog.
Enjoy,
Domingo Incantalupo